La passione
La passione per il presepe l’ho in me da quando, piccolina, stavo accanto a mio padre che ogni anno lo faceva per Natale. Amavo quell’atmosfera che si creava in casa, l’odore pungente della colla, quello caratteristico del muschio, del sughero e tutta la confusione e il disordine che si creava intorno. Non avevo mai provato però a costruire un pastore. Questo è avvenuto molto dopo negli anni, circa 30 anni fa, quando una cara amica, Rosaria Tancredi, che già li faceva, mi fece provare e da allora non ho più smesso. Ho anche preso lezioni dal maestro Giliberti che mi ha insegnato la tecnica.
È meraviglioso prendere un pezzo di argilla e modellarlo con le proprie mani o con l’aiuto di semplici stecche di legno. Quando poi vedi che da quel pezzo di creta può venir fuori un volto al quale si riesce anche a dare un’espressione, è il massimo della soddisfazione. Consiglio a tutti di provare a modellare l’argilla, è veramente terapeutico e rilassante per tutte le età.
Da molti anni faccio parte dell’associazione “Amici del presepio” con la quale ho partecipato a molte mostre sia in Italia che all’estero. Qui a Napoli ogni anno ne facciamo una per Natale in via Duomo che ha sempre grande successo di pubblico. Nella mia casa ho una stanza adibita a laboratorio dove lavoro i miei pastori e ricevo gli appassionati come me che hanno voglia di apprendere quest’arte. Sono felice di divulgare la mia conoscenza e con piacere noto che anche persone di altri paesi che vengono in Italia per lavoro sono incuriositi e vogliono portare con sé l’esperienza di quest’arte presepiale a molti di loro sconosciuta.
Negli anni ho condiviso questa mia passione con l’uomo della mia vita, Augusto Eboli che ha realizzato con amore e cura tutte le scene dei miei pastori.
In queste scene traspare il nostro amore e la nostra simbiosi nella vita e nell’arte.